Fase instabile/perturbata da domenica 11 aprile, molte nubi, piogge e temperature in calo, migliora mercoledì 14 aprile.
L’evento stratosferico estremo (ESE cold) avvenuto intorno al 20 febbraio ha condizionato l’intera fase finale dell’inverso e questo inizio primavera con un Vortice Polare pimpante ed ancora oggi poco incline al rapido indebolimento e disfacimento che ci introdurrebbe, dopo un periodo più o meno lungo caratterizzato da instabilità, verso la parte calda delle stagioni. Fino ad oggi, soprattutto nei 40 giorni canonici condizionanti, dopo l’evento stratosferico ricordato, sono state le fasi anticicloniche a dominare sull’Italia grazie ad un Vortice Polare raccolto e quindi poco propenso a favorire delle ondulazioni della corrente a getto. In questa prima decade di aprile invece questo condizionamento sta lentamente venendo meno e qualche buona ondulazione si è vista e si vedrà nei prossimi giorni, di aria fredda comunque a latitudini polari ne è stata “immagazzinata” molta nel mese di marzo e nel caso in cui vediamo scendere dei fronti freddi artici è facilmente immaginabile che siano seguiti da nuclei di aria fredda anche consistenti, come avvenuto gli ultimi giorni. Questa tipologia di circolazione atmosferica potrebbe protrarsi ancora per molto tempo, il final warming in stratosfera che darà via al disfacimento stagionale del Vortice Polare non avverrà prima di fine aprile e ciò potrebbe condizionare tutta la parte finale della primavera ed anche quella iniziale dell’estate. Volendo semplificare al massimo, il clima spesso mite ed anticiclonico dell’ultima decade di febbraio e dell’intero mese di marzo potremmo “pagarlo” con un clima vivace, prevalentemente instabile, senza lunghe fasi anticicloniche ed in alcuni casi fresco, fin oltre metà giugno. Premesso questo andiamo a descrivere quanto avverrà nei prossimi giorni. In queste ore stiamo osservando, come anticipato nei giorni scorsi nelle nostre news, una nuova discesa di aria fredda artica verso l’Europa. Una situazione simile a quella avuto qualche giorno fa, stavolta però tutta la struttura sarà spostata più ad ovest, anticiclone di blocco in pieno oceano Nord Atlantico ad ovest dell’Irlanda ed esteso vortice depressionario polare centrato a nord della Lapponia che piloterà un fronte freddo non direttamente sull’Italia bensì su Spagna e Francia dove in queste ore si sta formando un nuovo centro depressionario. Almeno inizialmente quindi, sull’Italia assisteremo all’attivazione di un flusso di correnti più miti ed umide meridionali che già in queste ore sta producendo molte nubi sulle regioni centro settentrionali e qualche pioggia su Toscana, regioni nord occidentali e settori prealpini.
Domani domenica 11 aprile il centro depressionario si porterà a ridosso delle Alpi occidentali e ciò causerà un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche con precipitazioni frequenti ed abbondanti al nord, sparse al centro e solo un aumento delle nubi al sud, la neve cadrà a quote medie sulle Alpi, 1300/1500 metri, a quote elevate in Appennino, anche oltre 2000 metri. Sull’Umbria molte nubi e piogge sparse, a parte qualche locale rovescio, anche prolungato, più probabile dal perugino verso nord, in generale non risulteranno abbondanti. Miglioramento in serata, temperature in lieve aumento e venti deboli o moderati meridionali. Lunedì 12 aprile invece, il nuovo centro depressionario si sposterà dalle Alpi occidentali alla Germania ma ciò favorirà una più diretta entrata dell’aria fredda artica nord atlantica dalla Francia sul mar Tirreno e ciò favorirà la formazione di un secondo nuovo centro depressionario sopra il nord Italia. Le conseguenze saranno l’arrivo di un altro carico di piogge frequenti ed abbondanti per il nord con quota neve in calo fin sui 1000 metri, ancora instabilità con precipitazioni sparse al centro, più frequenti ed abbondanti sulla Toscana, quota neve in calo anche in Appennino ma ancora sopra i 1500 metri. Prime piogge anche al sud, specie sulle regioni tirreniche. Sull’Umbria ancora precipitazioni sparse ed un po’ più abbondanti del giorno precedente, specie al mattino ed in serata, temperature in lieve calo, venti deboli o moderati sud occidentali.
Martedì
13 aprile il centro depressionario dal nord Italia si sposterà sul medio basso
mar Adriatico transitando sopra le regioni centrali. Migliorerà al nord, mentre
ancora molte nubi con precipitazioni un po’ più frequenti, possibile anche qualche
temporale, ma comunque ancora in generale non abbondanti al centro,molte nubi e qualche pioggia anche al sud.
I temporali annunceranno anche l’entrata di aria più fredda con un
generale calo delle temperature e della quota neve che probabilmente scenderà
intorno agli 800/1000 metri anche sull’Appennino centro settentrionale. Sull’Umbria
molte nubi e frequenti piogge con qualche locale temporale probabile
soprattutto al mattino, quota neve in calo fin sui 1000 metri già dalla
mattinata, nel pomeriggio anche 800 metri in Appennino, migliora in serata. Temperature
in calo, venti deboli o moderati inizialmente sud occidentali poi settentrionali.
Mercoledì 14 febbraio il centro depressionario si allontanerà sui Balcani, sull’Italia persisteranno correnti fredde nord orientali con residua instabilità atmosferica soprattutto al sud e sulle regioni adriatiche. Sull’Umbria nuvoloso o molto nuvoloso con qualche locale, breve precipitazione soprattutto in Appennino, fin sui 1000 metri di quota, farà un po’ freddo, soprattutto per il ridotto soleggiamento ed i venti freddi di tramontana.
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