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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Da domani domenica 28 febbraio inizio calo termico ma non torneremo nella norma fino al 5 marzo, poi probabile fase fredda.

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Continua il caldo anomalo su gran parte d’Europa con temperature record sull’Europa centro orientale come pure sul nord est Italia, per quanto riguarda la nostra regione nessun record ma valori fin sui 25°C quindi anche 10°C sopra la norma. Attualmente la circolazione atmosferica su gran parte dell’Europa centro occidentale resta condizionata dai movimenti di un robusto anticiclone che in queste ore è insidiato nel suo fianco orientale da un impulso di aria fredda scandinava che, piuttosto fugace, non riuscirà a modificare più di tanto la compattezza dell’alta pressione. Sull’Italia il cielo si presenta in prevalenza sereno o poco nuvoloso, banchi di nebbia e nubi basse sono presenti soprattutto lungo le coste tirreniche centro meridionali, prodotti essenzialmente dal contrasto termico tra l’aria che si sta scaldando soprattutto sulla terra ferma e la superfice marina ancora piuttosto fredda che tende a cedere umidità. Da Livorno a Napoli fino a Capo Vaticano in Calabria. Immaginate

Assenza di piogge, sole e temperature sopra media almeno fino ad inizio marzo

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Dopo un autunno ed un inverno finora piuttosto umidi e piovosi, per gran parte d’Italia si prospetta una delle fase anticicloniche più lunghe avute da ottobre 2020 ad oggi, tra l’altro con temperature a tratti anche abbondantemente sopra le medie del periodo. In generale, a livello emisferico, grazia ad un Vortice Polare indebolitosi da fine novembre ad inizio febbraio, a causa del regime di Nina ed a ben due eventi estremi di riscaldamento stratosferico, finora possiamo dire di aver avuto la stagione invernale più fredda degli ultimi anni. Sull’Italia il freddo si è sentito poco per una serie dio concause più volte spiegate, tutt’altra storia sul resto d’Europa e soprattutto in Asia e nel Nord America dove le nevicate abbondanti ed il gelo sono arrivati fin sul golfo del Messico, a latitudini quindi inconsuete. Ora comunque, in maniera lo stesso poco consueta, il Vortice Polare si sta intensificando, ciò favorirà il ritiro del fronte polare e quindi dell’aria fredda a latitudini più s

Ultime ore di freddo, le temperature iniziano a salire, dal prossimo fine settimana assaggio di primavera

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  Episodio freddo abbastanza intenso ma breve e poco produttivo in termini di precipitazioni, in questi termini si potrebbe riassumere la fase meteorologica che ha caratterizzato gli ultimi cinque/sei giorni. L’imponente discesa di aria fredda artica che ha interessato gran parte d’Europa aveva le potenzialità per avere effetti più consistenti anche in Italia ma quest’anno è evidente come l’Italia non sia l’obbiettivo principale dell’aria gelida, ciò è testimoniato, solo per restare sui paesi mediterranei, sia dall’eccezionale nevicata durante la prima metà di gennaio a Madrid che dalle abbondanti nevicate che nelle ultime ore stanno colpendo la Grecia, imbiancata Atene ma fiocchi anche a Santorini. Certo è che se si allarga lo sguardo il bilancio dell’inverno finora trascorso possiamo dire che gli effetti della Nina si sono fatti sentire su gran parte del nostro emisfero con Vortice Polare spesso in affanno, freddo eccezionale sul nord America fino al Texas e Messico, la Siberia con n

Da stasera nevicate su gran parte dell’Umbria, fine settimana molto freddo. Attenzione al ghiaccio.

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  Nei nostri precedenti articoli e negli aggiornamenti sulle nostre pagine social abbiamo descritto quello che sta succedendo sui settori neuro atlantico mediterranei e dello scontro tra masse d’aria di origine notevolmente differente, al quale assisteremo nelle prossime ore. Attualmente la perturbazione nord atlantica attesa sull’Italia sta sorvolando la Francia ed i Pirenei mentre l’aria fredda ha oramai invaso tutta l’Europa centro occidentale, con temperature minime stamattina anche sotto i -20°C nei centri urbani della Germania orientale e della Polonia, -15°C in Austria e Balcani centro settentrionale, sottozero anche tutta l’Inghilterra. Nelle prossime ore la perturbazione atlantica avanzerà verso la nostra penisola, contemporaneamente l’aria fredda irromperà sulle regioni adriatiche ad iniziare dal Friuli Venezia Giulia. Sull’Umbria nuvolosità in progressiva intensificazione e prime precipitazioni da ovest nel pomeriggio odierno, prodotte essenzialmente dalle correnti umide pr

Almeno una decina di giorni in compagnia del freddo intenso e più occasioni per nevicate fin sui fondovalle

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  Stamattina, gli ultimi dati elaborati dai modelli meteorologici, ci fanno ipotizzare che la fase fredda che sta per iniziare sull’Italia possa essere prolungata, sull'Umbria forse anche 10 giorni, con inizio giovedì 11 febbraio e termine non prima di domenica 21 febbraio. Inoltre sulla nostra regione saranno possibili più occasioni per nevicate fin sui fondovalle con effetto stau ed ASE in possibile sfondamento anche ad ovest dell’Appennino. Come abbiamo sottolineato più volte si inizierà giovedì 11 febbraio quando, passata la perturbazione che in queste ore sta portando piogge frequenti su gran parte dell'Umbria, le correnti. attualmente sud occidentali, ruoteranno fino a provenire da nord est. L'aria fredda affluirà dal centro est Europa prima sulle regioni adriatiche, dove attiverà, nella serata di giovedì 11 febbraio, un debole/moderato effetto stau con relativo calo termico, poi anche ad ovest della dorsale appenninica. Durante la prima nottata tra giovedì 11 e vener

Neve e freddo in arrivo sull’Umbria nel fine settimana

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Le elaborazioni dei modelli meteorologici iniziano a presentarsi più stabili ed allineate tra loro, in grado quindi di definire una linea di tendenza per i prossimi giorni che ci permette di descrivere un’idea abbastanza attendibile dell’evoluzione atmosferica attesa sull’Italia e soprattutto sull’Umbria. Cominciamo col descrivere quello che sta accadendo sul continente europeo dove attualmente   sono in azione una serie di centri depressionari di origine nord atlantica, ben quattro, che partono da Terranova, quindi costa orientale del Canada, ed arrivano fin sull’Europa orientale. Il primo è appunto su Terranova, il secondo a sud ovest dell’Irlanda, il terzo sopra l’Italia ed il quarto in Romania, con intensità decrescente dal primo al quarto. Nel loro movimento verso occidente seguono una traiettoria abbastanza meridionale perché più a nord, tra Groenlandia, Islanda e Scandinavia fin su parte della Russia europea, è presente un robusto anticiclone, supportato anche da masse d’aria m

Il gelo bussa alle porte dell’Italia con effetti, ad oggi, tutt’altro che prevedibili

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Con questo nuovo articolo cerchiamo di dar seguito, o comunque aggiornare, quanto abbiamo ipotizzato nell’editoriale del 3 febbraio. Molti nostri lettori ci chiedono informazioni e spiegazioni, forse anche un po’ incuriositi dai tanti siti meteo che, come spesso accade, non appena i modelli balenano qualche possibile, spesso fantasioso, scenario anche relativamente freddo, non esitano a titolare sull’arrivo del Burjan, oramai andato oltre il mito. Nel nostro ultimo editoriale avevamo parlato del “colpo in canna”, forse l’ultimo di questo inverno, rappresentato da un consistente accumulo di aria gelida di origine siberiana tra Russia occidentale e Scandinavia, con conseguente formazione di un anticiclone sopra la stessa penisola scandinava. Un vero e proprio muro di aria fredda che, in questi giorni, riesce, senza notevoli sforzi, a deviare gl’impulsi perturbati provenienti dal Nord Atlantico groenlandese, verso sud est, fin sui settori euro mediterranei. Ciò Tra l’altro è stato ampiame