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Ultimi 4 giorni di agosto con piogge, temporali e temperature massime sotto le medie del periodo

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Nel precedente articolo avevamo confermato come questo fine agosto 2023 ci riserverà una fase instabile, perturbata e fresca che potremmo catalogare come la classica burrasca di fine estate, ossia quella perturbazione un po’ più intensa che pone fine alle più o meno lunghe ondate di caldo di tipo estivo, quindi con temperature sopra 35°C in molti centri urbani umbri. Con questo articolo invece, oltre a definire questa fase perturbata come una delle più intense dell’anno in corso, come ce ne sono poche anche nei periodi dell’anno più piovosi, scenderemo ancor più sul dettaglio inquadrando prima la struttura generale poi gli effetti e quindi la fenomenologia atmosferica soprattutto sulla nostra regione Oggi domenica 27 agosto sarà una giornata abbastanza pesante, in termini di precipitazioni, al nord ovest e soprattutto su Alpi e Prealpi centro occidentali, mentre per il centro Italia ed anche per l’Umbria sarà una giornata di attesa, ancora caratterizzata da molto sole e caldo sopra le

Fine del caldo intenso, in arrivo temporali anche forti e calo termico di oltre 10°C

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Tre o quattro giorni di fresco ad inizio agosto avevano illuso molti sulla fine delle intense ondate di caldo sull’Italia, purtroppo però il sole nei primi giorni di agosto è ancora alto ed il bacino del mar Mediterraneo troppo caldo per un cambio di circolazione e di clima così rapido ed anticipato, specie se facciamo riferimento al trend degli ultimi 30-40 anni che vede la cosiddetta burrasca di fine estate spostata sempre più verso settembre. In questi giorni le temperature massime sull’Umbria non hanno raggiunto e non raggiungeranno i valori di fine luglio per una serie di motivi, il più importante è che il nocciolo della massa d’aria calda ha colpito il sud est della Francia e le Alpi centro occidentali, ma questa ondata di caldo si può catalogare come la seconda più intensa dell’estate ed in termini assoluti poco distante dalla prima. Infatti, nonostante alle quote medio alte le temperature sulla nostra regione sono nettamente più basse che a fine luglio, ad innalzare le tempera

Eccezionale ondata di caldo sull’Italia, record a rischio in molte aree del centro sud

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Dopo oltre un quarto di secolo davanti ai monitor ad osservare le elaborazioni e le proiezioni dei modelli meteorologici, oramai non dovremmo più stupirci ma, oggettivamente, negli ultimi anni, più volte, il clima dell’Italia e dell’area euro mediterranea in generale è riuscito a mostrarci qualcosa mai visto. Partiamo dal fatto che in Italia alcune serie storiche continuative di dati meteorologici superano i 200 anni, le cronache anche di più (i primi strumenti di rilevazione risalgono al ‘600), con le ricostruzioni climatologiche, con varie, sofisticate metodologie, si arriva molto più indietro nel tempo fin quando, entrando in scena la paleoclimatologia, con carotaggi dei ghiacci, studio delle rocce, dei sedimenti, della vegetazione e di tutta una serie di reperti, si possono ricostruire sequenze climatiche risalenti anche ad alcune centinaia di migliaia di anni. Senza andare troppo indietro nel tempo quindi, quando, riferendosi ai dati attuali, i meteorologi affermano che sono stat

Intensa ondata di caldo in arrivo dal prossimo fine settimana su gran parte d’Italia.

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Il mese di giugno 2023, per quanto riguarda le precipitazioni, ha chiuso con il “botto” su gran parte del territorio umbro, il piccolo ma intenso vortice depressionario giunto sul centro Italia proveniente dalla Francia ha evidenziato le migliori condizioni per le piogge abbondanti soprattutto sui settori centro settentrionali della nostra regione, correnti umide ed instabili prevalentemente sud occidentali che hanno spesso scaricato quantitativi di pioggia compresi tra i 40 ed i 70 mm con punte fin sui 100 mm. Giugno, quindi, come maggio, hanno portato piogge superiori alle medie del periodo sul nostro territorio e ciò inciderà in maniera significativa sulla stagione estiva, sia in termini di umidità presente negli strati bassi dell’atmosfera sia per quanto riguarda la presenza dell’instabilità atmosferica e la facilità di formazione di cumulonembi temporaleschi anche in fasi segnatamente anticicloniche. Già nelle ultimi 48-60 ore abbiamo notato come, nonostante non fossimo in presen

Intenso peggioramento atmosferico in arrivo nelle prossime ore. Maggio instabile fino alla fine.

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Molta pioggia è caduta in Umbria da inizio maggio e molta ancora ne cadrà, tutto ciò a causa di una circolazione atmosferica bloccata, una disposizione barica che vede alte e basse pressioni disporsi sullo scenario euro atlantico mediterraneo in maniera opposta rispetto ad un anno fa quando sui settori euro mediterranei centro occidentali avevamo caldo e mancanza di precipitazioni. Vediamo infatti come l’anticiclone atlantico si mantiene con i propri massimi di pressione ben ad ovest della Spagna mentre l’anticiclone russo tra Bielorussia e Siberia occidentale con una base subtropicale che rimonta dal mar Mediterraneo orientale. Nel mezzo, tra i due anticicloni, una vasta circolazione depressionaria estesa dai Pirenei ai Balcani e dall’Islanda alla Tunisia se non addirittura all’entroterra di Algeria e Libia. All’interno di quest’ampia circolazione depressionaria si muovono minimi depressionari, spesso in formazione o transito sopra l’Italia, alimentati da aria fresca ed instabile nor

Fine settimana mite ed umido poi correnti fredde con temperature sotto media fino a Pasqua, precipitazioni scarse.

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La circolazione atmosferica sullo scenario euro atlantico mediterraneo mostra ancora per questo inizio primavera, un posizionamento delle aree di alta poco favorevole all’arrivo di precipitazioni abbondanti sul centro nord Italia. Gli anticicloni, che siano di origine atlantica ma anche più propriamente subtropicali afro mediterranei, continuano prediligere l’area compresa tra Spagna, Francia e Mediterraneo centro occidentale, tant’è che le perturbazioni nord atlantiche più intense non riescono ad entrare in maniera franca sul mar Mediterraneo occidentale attivando correnti meridionali perturbate sull’Italia. Per questo motivo spesso il centro Italia tirrenico ed ancor più il nord Italia, devono accontentarsi di rapidi passaggi di impulsi artici provenienti dall’Inghilterra e dal nord Europa che, però, producono poche precipitazioni per la protezione dell’arco alpino. La maggior parte delle precipitazioni restano quindi sui versanti esteri, soprattutto Francia, Svizzera ed Austria, od

Colpo di coda invernale in arrivo, seguito subito da una nuova fase mite

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Quando si parla di meteorologia o meglio di condizioni atmosferiche, le espressioni popolari, spesso, indicano marzo come il mese “pazzerello” perché capace di alternare fasi chiaramente invernali con basse temperature e nevicate fino a quote basse, a fasi primaverili anche piuttosto miti, con valori termici superiori ai 20°C. Questo accade perché marzo è un mese “cerniera” tra la stagione fredda e quella calda, con ancora ampie zone innevate e fredde sull’emisfero settentrionale ma anche numerose ore di sole che riescono a riscaldare considerevolmente il terreno. Anche quest’anno il mese sembra voler rispettare la tradizione, basti pensare che ad inizio mese abbiamo avuto giornate fredde con temperature minime sotto gli 0°C e massime sotto i 10°C mentre pochi giorni dopo minime anche di 11°C/12°C e massime intorno ai 20°C come accaduto nello scorso weekend. Anche nei prossimi giorni assisteremo ad altri saliscendi delle temperature, dai valori massimi odierni, entro tre giorni, scende

Nuova fase fredda da domenica 26 febbraio con piogge e nevicate fino a quote basse

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Dopo alcuni giorni di tempo sostanzialmente stabile anche se caratterizzato dalla presenza di molte nubi soprattutto sulle regioni tirreniche, siamo oramai prossimi ad una nuova fase meteorologica caratterizzata da condizioni atmosferiche instabili ed a tratti perturbate con temperature invernali. Ciò, come spesso accade, sarà dovuto alla confluenza sul Mediterraneo centrale tra aria fredda artica ed aria mite ed umida afro mediterranea. In particolare l’Umbria sarà il terreno di incontro/scontro tra queste masse d’aria dalle differenti caratteristiche, una classica situazione che, fino all’ultimo, metterà sotto pressione i modelli che devono valutare quanta aria fredda affluirà e quindi, per la nostra regione, a che quota avremo le nevicate. Oggi venerdì 24 febbraio infatti, inizierà la corsa verso l’Italia dell’aria mite ed umida pilotata da correnti meridionali legate un sistema depressionario in risalita dall’Algeria e dell’aria fredda in discesa dal circolo polare Artico grazie a