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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Fase fredda e nevosa in arrivo, precipitazioni anche abbondanti in Appennino.

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Il Vortice Polare resta ancora piuttosto freddo e raccolto nonostante qualche disturbo sopraggiunto negli ultimi giorni, ciò si traduce con onde planetarie troposferiche poco pronunciate e quindi scambi meridiani ridotti che non permettono a perturbazioni intense di raggiungere le medie latitudini, nel nostro caso i settori euro mediterranei, portando precipitazioni continuative ed abbondanti. Nonostante ciò, nei prossimi giorni, una "strappo" della corrente a getto nord atlantica in entrata sul Nord Europa, isolerà un nucleo di aria fredda che scenderà verso sud fino a posizionarsi tra Italia e Balcani. In questa posizione le correnti sull'Italia risulteranno prevalentemente fredde orientali, quindi asciutte o comunque poco favorevoli a precipitazioni consistenti su gran parte del nord Italia e del centro tirrenico ma, specie se insistenti per più giorni, sicuramente abbondanti sul centro adriatico, Appennino e sud Italia. Questo è il massimo che la circolazione atmosfer

Ancora alternanza tra sole, nebbie e nubi ma scarse piogge almeno fino ad inizio marzo, temperature in media o poco sopra

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Il condizionamento della circolazione emisferica dovuto all'evento di rapido raffreddamento della stratosfera (ESE cold) avvenuto verso metà gennaio, sta pienamente confermando le aspettative, lasciando l'Italia in una sorta di "limbo climatico" dove tende a prevalere l'alta pressione. Questa situazione comporta una prolungata fase siccitosa soprattutto per il nord Italia e centro tirrenico dove al massimo transita qualche veloce perturbazione, generalmente debole o moderata, dovuta ad un'ondulazione corta della corrente a getto. Un po' meglio va al sud ed in maniera minore sui settroi centrali adriatici, soprattutto perchè risentono delle circolazioni depressionarie che si isolano sui Balcani e dei refoli di aria fredda che da queste aree provengono. La domanda che oggi tutti si pongono è se questa situazione si sbloccherà a breve o no. La nostra idea è che a breve, almeno fino ad inizio marzo, non avremo ne perturbazioni intense in grado di portare preci

Due perturbazioni nei prossimi sei giorni, una debole ed una moderata, temperature sopra media.

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Circolazione atmosferica che a livello emisferico non cambia impostazione, ancora stratosfera molto fredda, soprattutto nella parte bassa, che trasferisce vorticità al Vortice Polare Troposferico (VPT), inoltre le masse d’aria più fredde in quota sono posizionate tra Canada e Groenlandia con vorticità elevata proprio sull’oceano Nord Atlantico con corrente a getto in uscita dal Nord America piuttosto tesa e quasi per nulla ondulata. Ciò si traduce con il treno delle perturbazioni nordatlantiche che resta latitudini elevate, specie tra Islanda, Scozia e Scandinavia dove abbiamo venti forti, abbondanti precipitazioni e freddo, mentre più a sud, tra isole Azzorre e settori euro mediterranei centro occidentali, prevale una vasta e robusta area anticiclonica. Le ondulazioni della corrente a getto sono quasi assenti e le uniche perturbazioni che di tanto in tanto riescono a raggiungere l’Italia sono essenzialmente dovute ad onde corte come nei prossimi giorni oppure a fronti freddi diretti s

Debole perturbazione con scarse piogge nel fine settimana poi alta pressione, temperature sopra media in collina e montagna

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Nei nostri ultimi aggiornamenti abbiamo descritto come l'inverno, a partire dall'ultima decade di gennaio, abbia intrapreso una strada caratterizzata dalla prevalente presenta dell'alta pressione con scarsità di piogge ed assenza di significative irruzioni di aria fredda. Ciò è dovuto ad un intenso raffreddamento del Vortice Polare Stratosferico (VPS) con freddo e vorticità in aumento e trasferimento al Vortice Polare Troposferico (VPT). Quest'ultimo, che è poi quello che più direttamente regola la circolazione atmosferica sul nostro emisfero e quindi anche sull'Italia, tende a ridurre  notevolmente le ondulazioni (quindi resta piuttosto raccolto come mostra l'immagine sulla verticale polare qui di seguito) e quindi gli scambi termici tra latitudini polari e medie latitudini. I vortici depressionari, anche molto intensi, interessanto le latitudini settentrionali, con tempeste di vento e spesso neve sul nord Europa, mentre a latitudini euro mediterranee prevalgon