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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Eccezionale ondata di caldo sull’Italia, record a rischio in molte aree del centro sud

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Dopo oltre un quarto di secolo davanti ai monitor ad osservare le elaborazioni e le proiezioni dei modelli meteorologici, oramai non dovremmo più stupirci ma, oggettivamente, negli ultimi anni, più volte, il clima dell’Italia e dell’area euro mediterranea in generale è riuscito a mostrarci qualcosa mai visto. Partiamo dal fatto che in Italia alcune serie storiche continuative di dati meteorologici superano i 200 anni, le cronache anche di più (i primi strumenti di rilevazione risalgono al ‘600), con le ricostruzioni climatologiche, con varie, sofisticate metodologie, si arriva molto più indietro nel tempo fin quando, entrando in scena la paleoclimatologia, con carotaggi dei ghiacci, studio delle rocce, dei sedimenti, della vegetazione e di tutta una serie di reperti, si possono ricostruire sequenze climatiche risalenti anche ad alcune centinaia di migliaia di anni. Senza andare troppo indietro nel tempo quindi, quando, riferendosi ai dati attuali, i meteorologi affermano che sono stat

Intensa ondata di caldo in arrivo dal prossimo fine settimana su gran parte d’Italia.

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Il mese di giugno 2023, per quanto riguarda le precipitazioni, ha chiuso con il “botto” su gran parte del territorio umbro, il piccolo ma intenso vortice depressionario giunto sul centro Italia proveniente dalla Francia ha evidenziato le migliori condizioni per le piogge abbondanti soprattutto sui settori centro settentrionali della nostra regione, correnti umide ed instabili prevalentemente sud occidentali che hanno spesso scaricato quantitativi di pioggia compresi tra i 40 ed i 70 mm con punte fin sui 100 mm. Giugno, quindi, come maggio, hanno portato piogge superiori alle medie del periodo sul nostro territorio e ciò inciderà in maniera significativa sulla stagione estiva, sia in termini di umidità presente negli strati bassi dell’atmosfera sia per quanto riguarda la presenza dell’instabilità atmosferica e la facilità di formazione di cumulonembi temporaleschi anche in fasi segnatamente anticicloniche. Già nelle ultimi 48-60 ore abbiamo notato come, nonostante non fossimo in presen