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Colpo di coda invernale in arrivo, seguito subito da una nuova fase mite

Quando si parla di meteorologia o meglio di condizioni atmosferiche, le espressioni popolari, spesso, indicano marzo come il mese “pazzerello” perché capace di alternare fasi chiaramente invernali con basse temperature e nevicate fino a quote basse, a fasi primaverili anche piuttosto miti, con valori termici superiori ai 20°C. Questo accade perché marzo è un mese “cerniera” tra la stagione fredda e quella calda, con ancora ampie zone innevate e fredde sull’emisfero settentrionale ma anche numerose ore di sole che riescono a riscaldare considerevolmente il terreno. Anche quest’anno il mese sembra voler rispettare la tradizione, basti pensare che ad inizio mese abbiamo avuto giornate fredde con temperature minime sotto gli 0°C e massime sotto i 10°C mentre pochi giorni dopo minime anche di 11°C/12°C e massime intorno ai 20°C come accaduto nello scorso weekend. Anche nei prossimi giorni assisteremo ad altri saliscendi delle temperature, dai valori massimi odierni, entro tre giorni, scende

Nuova fase fredda da domenica 26 febbraio con piogge e nevicate fino a quote basse

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Dopo alcuni giorni di tempo sostanzialmente stabile anche se caratterizzato dalla presenza di molte nubi soprattutto sulle regioni tirreniche, siamo oramai prossimi ad una nuova fase meteorologica caratterizzata da condizioni atmosferiche instabili ed a tratti perturbate con temperature invernali. Ciò, come spesso accade, sarà dovuto alla confluenza sul Mediterraneo centrale tra aria fredda artica ed aria mite ed umida afro mediterranea. In particolare l’Umbria sarà il terreno di incontro/scontro tra queste masse d’aria dalle differenti caratteristiche, una classica situazione che, fino all’ultimo, metterà sotto pressione i modelli che devono valutare quanta aria fredda affluirà e quindi, per la nostra regione, a che quota avremo le nevicate. Oggi venerdì 24 febbraio infatti, inizierà la corsa verso l’Italia dell’aria mite ed umida pilotata da correnti meridionali legate un sistema depressionario in risalita dall’Algeria e dell’aria fredda in discesa dal circolo polare Artico grazie a

In arrivo una settimana con molto freddo ma probabilmente scarse precipitazioni

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Dopo alcuni giorni di tira e molla, nelle ultime ore i principali modelli globali si sono molto avvicinati per quanto riguarda le proiezioni sull’evoluzione atmosferica attesa a partire da domenica 5 febbraio in poi. Le dinamiche atmosferiche, fin dalle prime ipotesi modellistiche di qualche giorno fa, sono subito apparse complicate, principalmente perché i protagonisti di questa fase erano e sono tuttora molteplici. Ci sono infatti tutti gl’ingredienti per un periodo caratterizzato da molto freddo e nevicate che potevano risultare anche abbondanti ed estese ma, come spesso abbiamo ripetuto, per avere nevicate estese ed abbondanti precipitazioni nevose sull’Umbria tirrenica non servono solo una serie dei fattori imprescindibili come aria fredda ed umidità, ma che questi sopraggiungano nei quantitativi e nei tempi giusti. Attualmente sull’Italia abbiamo una circolazione anticiclonica con correnti settentrionali, l’anticiclone atlantico si è infatti allungato verso oriente mantenendo i

In arrivo la neve, abbondante e fin sui fondovalle in Appennino, a quote variabili da sud verso nord sul resto dell’Umbria.

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Fase invernale abbastanza vivace e complicata quella appena iniziata sull’Italia, dovuta, come sottolineato nel precedente articolo, ad un indebolimento del Vortice Polare con significative ondulazioni della corrente a getto nord atlantica. Da inizio settimana l’Italia è interessata da una serie d’impulsi perturbati nord atlantici man mano sempre più a carattere freddo perchè provenienti inizialmente dalle isole inglesi e poi dal mar di Norvegia o dai paesi scandinavi. Nelle ultime 36/48 ore abbiamo osservato l’azione di un intenso sistema depressionario alimentato da aria fredda artica nord atlantica, centrato inizialmente sul mar Ligure e poi sull’Appennino tosco emiliano romagnolo, che ha dispensato precipitazioni, anche abbondanti, dalle Alpi alla Sicilia, nevose fino a quote pianeggianti al nord, a quote medie al sud. Nelle prossime ore questo centro depressionario perderà progressivamente forza fino ad essere inglobato da un nuovo vortice depressionario in discesa dalla Francia v