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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Nuova fase fredda da domenica 26 febbraio con piogge e nevicate fino a quote basse

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Dopo alcuni giorni di tempo sostanzialmente stabile anche se caratterizzato dalla presenza di molte nubi soprattutto sulle regioni tirreniche, siamo oramai prossimi ad una nuova fase meteorologica caratterizzata da condizioni atmosferiche instabili ed a tratti perturbate con temperature invernali. Ciò, come spesso accade, sarà dovuto alla confluenza sul Mediterraneo centrale tra aria fredda artica ed aria mite ed umida afro mediterranea. In particolare l’Umbria sarà il terreno di incontro/scontro tra queste masse d’aria dalle differenti caratteristiche, una classica situazione che, fino all’ultimo, metterà sotto pressione i modelli che devono valutare quanta aria fredda affluirà e quindi, per la nostra regione, a che quota avremo le nevicate. Oggi venerdì 24 febbraio infatti, inizierà la corsa verso l’Italia dell’aria mite ed umida pilotata da correnti meridionali legate un sistema depressionario in risalita dall’Algeria e dell’aria fredda in discesa dal circolo polare Artico grazie a

In arrivo una settimana con molto freddo ma probabilmente scarse precipitazioni

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Dopo alcuni giorni di tira e molla, nelle ultime ore i principali modelli globali si sono molto avvicinati per quanto riguarda le proiezioni sull’evoluzione atmosferica attesa a partire da domenica 5 febbraio in poi. Le dinamiche atmosferiche, fin dalle prime ipotesi modellistiche di qualche giorno fa, sono subito apparse complicate, principalmente perché i protagonisti di questa fase erano e sono tuttora molteplici. Ci sono infatti tutti gl’ingredienti per un periodo caratterizzato da molto freddo e nevicate che potevano risultare anche abbondanti ed estese ma, come spesso abbiamo ripetuto, per avere nevicate estese ed abbondanti precipitazioni nevose sull’Umbria tirrenica non servono solo una serie dei fattori imprescindibili come aria fredda ed umidità, ma che questi sopraggiungano nei quantitativi e nei tempi giusti. Attualmente sull’Italia abbiamo una circolazione anticiclonica con correnti settentrionali, l’anticiclone atlantico si è infatti allungato verso oriente mantenendo i