Nuova fase fredda da domenica 26 febbraio con piogge e nevicate fino a quote basse

Dopo alcuni giorni di tempo sostanzialmente stabile anche se caratterizzato dalla presenza di molte nubi soprattutto sulle regioni tirreniche, siamo oramai prossimi ad una nuova fase meteorologica caratterizzata da condizioni atmosferiche instabili ed a tratti perturbate con temperature invernali. Ciò, come spesso accade, sarà dovuto alla confluenza sul Mediterraneo centrale tra aria fredda artica ed aria mite ed umida afro mediterranea. In particolare l’Umbria sarà il terreno di incontro/scontro tra queste masse d’aria dalle differenti caratteristiche, una classica situazione che, fino all’ultimo, metterà sotto pressione i modelli che devono valutare quanta aria fredda affluirà e quindi, per la nostra regione, a che quota avremo le nevicate.

Oggi venerdì 24 febbraio infatti, inizierà la corsa verso l’Italia dell’aria mite ed umida pilotata da correnti meridionali legate un sistema depressionario in risalita dall’Algeria e dell’aria fredda in discesa dal circolo polare Artico grazie ad un vortice depressionario centrato attualmente sul sud della Svezia. Nei giorni scorsi sembrava potesse vincere in volata l’aria fredda, tant’è che al notevole raffreddamento della colonna d’aria sull’Umbria si sarebbe aggiunta aria mite ed umida in quantità, con probabili nevicate abbondanti anche a quote basse. Questa ipotesi però è andata via via tramontando, l’aria mite ed umida sembra riuscire a confinare l’aria fredda a nord dell’Umbria con il nocciolo più freddo oltre le Alpi ed in traslazione verso ovest, sulla Francia fino a raggiungere la Spagna, alimentando il centro depressionario principale ad ovest della Corsica.





Seppur quest’ultima dinamica sia ormai acquisita praticamente da tutti i principali modelli meteorologici, resta comunque una certa dose d’incertezza, una forbice di 2°C/3°C che in termini di quota neve può significare 300/450 metri più in basso o più in alto. Per questo motivo ora cercheremo di mettere tutto per fila e cercare di proporre un’ipotesi evolutiva che comunque, probabilmente, andrà aggiornata nelle prossime 36 ore, specie se i modelli riusciranno in tempi ragionevoli a ridurre la forbice termica che abbiamo sottolineato precedentemente.

In queste ore sul bacino centrale del mar Mediterraneo la pressione atmosferica è in calo per l’avvicinamento all’Italia di due perturbazioni, un centro depressionario proveniente dall’Algeria ed un secondo vortice depressionario in discesa dalla Scandinavia. Sull’Italia abbiamo correnti in quota sud occidentali e a livello del mare deboli meridionali, generalmente miti ed umide, che producono nuvolosità anche intensa e qualche locale precipitazione soprattutto sulle regioni tirreniche centro settentrionali. Sull’Umbria, nelle prossime ore, cielo molto nuvoloso o coperto con locali piogge, anche a carattere di rovescio, temperature in generale miti, fino a 4°C/5°C sopra le medie del periodo, neve in Appennino oltre i 1800 metri di quota.



Domani sabato 25 febbraio centro depressionario algerino in iniziale risalita fin sul canale di Sardegna poi tenderà a dissolversi, contemporaneamente, grazie ai primi refoli di aria fredda artica in entrata sul mar Mediterraneo occidentale, si formerà un nuovo centro depressionario a livello del mare tra la valle del rodano e la Corsica che, entro la serata, si approfondirà fin sotto i 1000 millibar di pressione. Sull’Italia pressione atmosferica in ulteriore calo ed intensificazione delle correnti meridionali con ulteriore, lieve aumento delle temperature con molte nubi e locali piogge al centro nord, più probabili sui settori tirrenici, neve a quote medio alte in appennino, medio basse sulle Alpi. Sull’Umbria giornata di domani sabato 25 febbraio con molte nubi e qualche locale, breve pioggia ma possibile anche qualche locale, breve, specie al primo mattino ed in serata, neve oltre i 2000 metri di quota, venti deboli o moderati meridionali.

Domenica 26 febbraio centro depressionario nei pressi della Corsica in approfondimento fin sui 990 mb in mattinata, aria fredda che affluisce da nord, attraverso le Alpi, prima sui settori padani poi nel pomeriggio sul centro Italia, precipitazioni su gran parte del centro nord, più frequenti ed intense tra Toscana, Emilia Romagna ed Umbria centro settentrionale, temperature in generale calo, tra il pomeriggio e la serata nevicate fin sui fondovalle al nord, a quote collinari al centro, specie su Toscana, Umbria e Marche settentrionali.



Sull’Umbria, domenica 26 febbraio, avremo piogge al mattino con nevicate oltre i 1500/1700 m di quota, dopo mezzogiorno neve che scenderà fin sui 1200 m sul nord dell’Umbria, 1600 m sul sud della regione, nel tardo pomeriggio stimiamo quota neve fin sui 700 m in Altotevere e 1000 m sui Sibillini mentre in serata la neve potrebbe scendere fin sui 400/500 m in Altotevere, 700/800 m su Umbria centrale e Sibillini, 1000/1200 m sul ternano, sotto sarà pioggia mista a neve o solo pioggia. Naturalmente, con i dati attuali, lasciamo una forbice di 200/300 m in più od in meno per i motivi precedentemente descritti.



Questa situazione permarrà, con precipitazioni frequenti ma non molto intense, fino alle prime ore di lunedì 27 febbraio, con lieve calo termico nel sud Umbria, poi in mattinata le temperature aumenteranno e per le ore centrali della giornata avremo guadagnato già 1°C/2°C in più, quindi quota neve 200/300 m più in alto. L’aumento termico è dovuto al semplice fatto che il centro depressionario nei pressi della Corsica, anziché muoversi verso oriente, si sposterà lentamente verso sud ovest, a causa del nucleo freddo artico principale che, come spiegato in precedenza, dalla Svizzera si sposterà prima sulla Francia poi sulla Spagna nord orientale, quindi sull’Italia le correnti torneranno ad essere sud orientali un po’ più miti.



Nei giorni successivi, infine, il minimo depressionario, tenderà a spostarsi verso est/sud est, fino a raggiungere il basso mar Tirreno nella giornata di giovedì 2 marzo, comunque sia tutta la struttura depressionaria tenderà ad indebolirsi notevolmente, su gran parte dell’Italia resteranno deboli correnti orientali, non particolarmente fredde, con molte nubi soprattutto sulle regioni adriatiche ed al sud dove continueranno le precipitazioni. Sull’Umbria il lento rialzo termico continuerà anche nella giornata di martedì 28 febbraio per poi subire una battuta d’arresto mercoledì 1° marzo quando le correnti ritorneranno marcatamente orientali, avremo sempre molte nubi ma scarse precipitazioni tra martedì 28 febbraio e giovedì 1° marzo, più probabili in appennino dove risulteranno nevose fin sui 1000 metri di quota, venti da deboli a moderati provenienti dai quadranti orientali.




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