Fine settimana mite ed umido poi correnti fredde con temperature sotto media fino a Pasqua, precipitazioni scarse.

La circolazione atmosferica sullo scenario euro atlantico mediterraneo mostra ancora per questo inizio primavera, un posizionamento delle aree di alta poco favorevole all’arrivo di precipitazioni abbondanti sul centro nord Italia. Gli anticicloni, che siano di origine atlantica ma anche più propriamente subtropicali afro mediterranei, continuano prediligere l’area compresa tra Spagna, Francia e Mediterraneo centro occidentale, tant’è che le perturbazioni nord atlantiche più intense non riescono ad entrare in maniera franca sul mar Mediterraneo occidentale attivando correnti meridionali perturbate sull’Italia. Per questo motivo spesso il centro Italia tirrenico ed ancor più il nord Italia, devono accontentarsi di rapidi passaggi di impulsi artici provenienti dall’Inghilterra e dal nord Europa che, però, producono poche precipitazioni per la protezione dell’arco alpino. La maggior parte delle precipitazioni restano quindi sui versanti esteri, soprattutto Francia, Svizzera ed Austria, od al massimo sui settori di confine come la Valle d’Aosta settentrionale. Discorso a parte per il centro adriatico ed il sud che riescono a sfruttare l’aria fredda che entra sul mar Mediterraneo centrale aggirando le Alpi, quindi dai Balcani e dalla valle del Rodano, con formazione di nubi e precipitazioni grazie anche alla presenza di una superficie marina più calda. Probabilmente questa situazione non cambierà fino almeno a dopo Pasqua quando, forse, l’aria fredda affluirà più ad ovest fino ad alimentare una circolazione depressionaria mediterranea più ampia che potrebbe riportare precipitazioni più consistenti un po’ su tutta l’Italia, di questa ipotesi ne riparleremo nei prossimi giorni quando avremo maggiori certezze.

Tornando all’evoluzione atmosferica attuale ed a quella prevista per i prossimi giorni, osserviamo come in queste ore sull’Italia stia sopraggiungendo una prima veloce perturbazione nord atlantica che, però, con i suoi settori più attivi interesserà principalmente le regioni alpine, mentre più a sud solo un generale aumento delle nubi e qualche pioggia sparsa.



Sull’Umbria molte nubi nelle prossime ore con qualche locale pioggia possibile durante le prossime ore notturne, domattina sabato 1° aprile è poi atteso un miglioramento con delle schiarite e ritorno di qualche raggio di sole, mentre nel pomeriggio correnti un po’ più fresche nord occidentali e debolmente instabili potranno produrre locali addensamenti cumuliformi ed isolati rovesci, più probabili a ridosso dell’Appennino. Le temperature minime risulteranno stazionarie mentre le massime domani sabato 1° aprile aumenteranno un po’ rispetto ad oggi, venti deboli o moderati inizialmente sud occidentali poi occidentali.

Tra domani sabato 1° aprile e domenica 2 aprile assisteremo anche all’espansione verso nord dell’anticiclone atlantico che, di conseguenza, favorirà la discesa verso sud, in direzione Francia ed Italia, di un fronte freddo artico nord Atlantico proveniente dal mar del Nord. Il fronte raggiungerà le regioni alpine nel pomeriggio di domani sabato 1° aprile per poi valicarle, seguito da aria fredda artica, a partire dalle ore notturne successive.



Domenica 2 aprile quindi, si approfondirà sopra l’Italia una circolazione depressionaria che richiamerà a se ulteriore aria fredda, specie a partire dalla giornata di lunedì 3 aprile.



Anche in questo caso le precipitazioni non sono attese abbondanti, per lo più sparse nella giornata di domenica 2 aprile ed a sud del fume Po, lunedì 3 aprile saranno già circoscritte alle estreme regioni meridionali.

Sulla nostra regione molte nubi nella giornata di domenica 2 aprile con piogge sparse fin dal mattino, anche a carattere temporalesco, in serata miglioramento sui settori centro occidentali dell’Umbria e residue precipitazioni che si concentreranno in Appannino con quota neve che passerà dai 1800/2000 m del primo mattino ai 1500 m della serata. Temperature in calo, venti da deboli a moderati prima sud occidentali poi nord orientali, in ulteriore intensificazione dalla serata. Lunedì 3 aprile giornata con nuvolosità irregolare, schiarite alternate ad annuvolamenti, sull’Umbria centro occidentale, addensamenti più consistenti in Appennino con qualche isolata precipitazione, più probabile in Appennino, nevosa fin sugli 800/1000 metri di quota. In generale sarà comunque una giornata fredda con temperature in ulteriore calo e sensazione di freddo acuita da venti moderati o forti di tramontana.

Tra martedì 4 e giovedì 6 aprile centro depressionario in spostamento sopra i Balcani, sull’Italia ancora correnti fredde nord orientali con nubi e precipitazioni soprattutto sull’estreme regioni meridionali ed in maniera minore su quelle adriatiche centrali ed in Appennino.






Sull’Umbria martedì 4 nuvolosità irregolare con addensamenti in Appennino ma scarso rischio precipitazioni, tramontana moderata forte con basse temperature, anche 6°C/7°C sotto la media del periodo, massime generalmente comprese tra gli 8°C ed i 14°C, da mercoledì 5 aprile correnti fredde nord orientali in attenuazione con nuvolosità e tramontana in calo, tendenza ancor più evidente nella giornata di giovedì 6 aprile. Proprio a metà settimana, specie tra mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, quando il cielo tenderà a rasserenare e la tramontana a cessare, saranno purtroppo possibili delle gelate, specie nei fondovalle e nelle conche maggiormente riparate dal vento. Attualmente le prime mattinate a maggior rischio gelate pensiamo possano essere quelle di giovedì 6 e venerdì 7 aprile, la nostra speranza è che il flusso di aria fresca si attenui prima ed allo stesso tempo restino un po’ di nubi notturne e ventilazione.

Infine, le prime proiezioni sufficientemente attendibili per il fine settimana di Pasqua ci fanno pensare a giornate prevalentemente soleggiate con temperature non elevate, in linea o poco sotto alle emdie del periodo, vedremo nei prossimi giorni se tutto verrà confermato.





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