Fine settimana perturbato, prima vento forte da sud/sud ovest poi pioggia abbondante e calo termico.
Come ampiamente previsto il 1° di dicembre è iniziata per l’Italia una lunga fase caratterizzata da un viavai di perturbazioni nord atlantiche e precipitazioni abbondanti. Le variazioni delle temperature seguono il susseguirsi delle perturbazioni, quindi in rialzo nella fase pre frontale ed in calo in quella post frontale. Per quanto riguarda le nevicate sul nostro Appennino gli accumuli a quote medie non sono significativi se non temporaneamente, la nostra dorsale è più sensibile a queste variazioni termiche trovandosi più a sud rispetto alle Alpi dove sta nevicando abbondantemente, tanto che in alcune località a quote medie, 1500/1700 metri, si sta raggiungendo rapidamente al metro di neve caduta.
Durante le scorse ore notturne un impulso di aria fredda ed instabile nord atlantica ha raggiunto, attraverso la Francia, il bacino occidentale del mar Mediterraneo ed attualmente sta favorendo l’approfondimento di un intenso sistema depressionario centrato in quota sopra le isole Baleari mentre a livello del mare sulla Sardegna nord occidentale con minimo di pressione che sta scendendo sotto i 995 mb. Ciò comporta che la giornata odierna l’Italia sia investita da un intenso flusso di correnti miti ed umide meridionali, perturbate al nord, instabili al centro e per ora sostanzialmente stabili al sud. Quindi piogge abbondanti e neve fino a quote basse sulle Alpi, dove le correnti impattano perpendicolarmente, situazione simile anche sull’Appennino ligure ed alto Appennino tosco emiliano, mentre man mano che si scende sul resto della Toscana, Sardegna, Umbria e Lazio e precipitazioni sono molto più localizzate, fin quasi a scomparire sul centro adriatico, al sud prevale il sole. Sull’Umbria molte nubi con qualche locale rovescio, venti da moderati a forti meridionali e temperature in aumento, sopra le medie del periodo.
Lunedì 7 dicembre Italia ancora interessata da un flusso di correnti occidentali, più fresche e debolmente se non moderatamente instabili, ancora molte nubi e precipitazioni sparse, più frequenti su Alpi, Prealpi e regioni tirreniche, le più esposte, neve fino a quote collinari sulle Alpi, 700/1000 metri sull’Appennino settentrionale, 1000/1300 metri di quota sull’Appennino centrale e 1300/1500 metri su quello meridionale.
Martedì 8 dicembre nuovo probabile impulso perturbato nord atlantico in entrata franca dal bacino occidentale del mar Mediterraneo, centro depressionario in approfondimento fino a 993 mb nel tratto di mare tra Marsiglia e la Corsica, nel tardo pomeriggio in arrivo sulle coste Toscane. Stavolta le precipitazioni dovrebbero risparmiare il nord ovest e gran parte della Lombardia ma saranno in alcuni casi abbondanti sul resto d’Italia, dal Triveneto alla Calabria. Nevicate abbondanti fino a quote collinari sul Alpi orientali ed Appennino settentrionale, abbondanti fin sui 1000/1300 metri di quota sull’Appennino centrale, 1300/1500 metri su quello meridionale. Anche sull’Umbria le precipitazioni potranno risultare abbondanti, almeno localmente, nevose fin sui 1000 metri, forse anche qualcosina più in basso.
Mercoledì 9 dicembre avremo il minimo depressionario in indebolimento ma sopra le regioni centrali, migliora al nord, ancora instabilità atmosferica su Romagna e centro sud con molte nubi e precipitazioni sparse, quota neve stazionaria od in lieve calo. In serata comunque il sistema depressionario tenderà a ad indebolirsi ulteriormente ed a spostarsi verso sud est favorendo un miglioramento più significativo tanto che, almeno sulla nostra regione, la giornata di giovedì 10 dicembre potrebbe risultare abbastanza soleggiata anche se con temperature fresche.
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