Prolungata fase calda dal prossimo fine settimana fin dopo Ferragosto, piogge ancora assenti.
Anche la perturbazione in transito in queste ore sull’Italia ha portato piogge consistenti solamente al nord, soprattutto sui settori alpini e prealpini, poco o nulla a sud del Po. Per certi versi stavolta c’entra anche la sfortuna, la perturbazione in se aveva le potenzialità per produrre alcuni buoni temporali anche al centro ma purtroppo il passaggio notturno del nucleo freddo principale non ha permesso di sfruttare appieno la convezione dovuta al riscaldamento diurno del terreno. Testimonianza di quanto affermato sono gl’isolati rovesci temporaleschi transitati sull’Umbria durante le ultime ore notturne, cumulonembi formatisi a ridosso delle coste toscane dove si è potuto sfruttare la superficie più calda ed umida del mare. Stamattina poi il nucleo freddo proveniente dalle coste toscane già si trova sopra il medio mar Adriatico, oramai lontano, e sul cielo del centro Italia e dell’Umbria la pressione e le temperature stanno di nuovo aumentando. Unica consolazione un po’ di fresco grazie alle correnti nord occidentali che seguono la perturbazione, ma saranno temporanee, già da domani proverranno da ovest poi da sud ovest.
Domani venerdì 6 agosto infatti, sull’oceano Nord Atlantico settentrionale, tra Groenlandia, Islanda ed Inghilterra si stabilirà un’ampia circolazione depressionari a carattere freddo che di tanto in tanto sconfinerà con impulsi di aria fresca sulle coste nord occidentali della penisola iberica come pure sui settori settentrionali di Francia e Germania. Ciò comporterà l’attivazione di un flusso di correnti sud occidentali sul bacino centro occidentale del mar Mediterraneo che supporteranno una struttura anticiclonica afro mediterranea per più giorni tra le coste sud orientali della Spagna e la Grecia. L’Italia quindi sarà sotto una cupola anticiclonica afro mediterranea con sole e caldo, temperature spesso sopra i 40°C tra Sardegna, Sicilia e sud peninsulare, 32°C/39°C al centro ma caldo anche al nord con solo qualche temporale sulle Alpi, tutto questo almeno fino a lunedì 16 agosto.
Quando cambierà qualcosa? Ad oggi, anche le elaborazioni a lungo termine dei modelli meteorologici non mostrano spiragli significativi prima del 20 agosto, purtroppo quando una determinata circolazione inizia ad essere predominante anche grazie ad una serie di variabili climatiche globali, serve qualche evento consistente per lo sblocco o, comunque, come in questo caso, la discesa di latitudine del fronte polare con l’avanzamento stagionale.
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