Vortice
Polare che, dopo
un primo sostanzioso indebolimento da metà marzo, continua il
processo di dissolvimento naturale, garantito dall’avanzamento
verso la stagione calda. Le oscillazioni della corrente a getto
tendono quindi a divenire più ampie, interessando in maniera più
diretta le medie latitudini, inoltre i principali nuclei di aria
fredda e centri di vorticità iniziano a posizionarsi in maniera
favorevole al transito di perturbazione sui settori euro mediterranei
centrali. Ciò permetterà, nei
prossimi giorni,
il transito di perturbazioni anche sull’Italia ma, allo stesso
tempo, con ampie oscillazioni e marcati scambi termici meridiani,
saranno possibili rapide onde
di calore come pure
consistenti discese di aria fredda artica nord atlantica fin sul mar
Mediterraneo.
Un
po’ di caldo prefrontale, dopo l’inverno, può far piacere, come
pure le nevicate
in Appennino sono
utili alle falde, ma c’è pure il rischio di rovinose
gelate tardive durante l’intera
prima metà di aprile.
Una prima perturbazione atlantica sta
cercando, in queste ore, di vincere la resistenza dell’anticiclone
presente tra Italia ed Europa orientale, non ci riuscirà e sarà
costretta a procedere verso oriente lungo le coste meridionali del
mar Mediterraneo. Sull’Italia aumenteranno le nubi, soprattutto la
centro sud nel fine settimana, ma le piogge, tra domenica 27 e lunedì
28 marzo, resteranno confinate sulle regioni meridionali e su parte
di quelle centrali, presentandosi comunque a carattere sparso e non
abbondanti. Sull’Umbria nuvolosità in aumento soprattutto
dal pomeriggio di domani sabato 26 marzo con possibili locali
piovaschi o pioviggini nelle prime ore di domenica 27 marzo poi
ancora cielo nuvoloso o molto nuvoloso fino alla mattinata di lunedì
28 marzo ma scarso rischio precipitazioni, rasserenamenti dal
pomeriggio di lunedì 28 marzo. Temperature minime in aumento e
massime in lieve o moderato calo, venti deboli o moderati
inizialmente meridionali poi orientali.
Martedì 29 marzo una seconda
perturbazione atlantica raggiungerà la penisola iberica e tenterà
anch’essa di vincere la resistenza dell’Anticiclone stazionate
tra Italia ed Europa orientale. L’anticiclone, seppur indebolito,
non avrebbe grosse difficoltà a resistere anche all’arrivo di
questa seconda perturbazione non fosse per il fatto che la
perturbazione in transito sulla penisola iberica riuscirà ad essere
agganciata dal flusso perturbato nord atlantico. Ciò determinerà
una discesa più consistente di aria fredda artica nord atlantica fin
sulle coste occidentali di Francia, Spagna e poi Portogallo, con
conseguente notevole intensificazione dell’intero sistema
depressionario iberico che tenderà anche ad accelerare verso
oriente. A questo punto la perturbazione proveniente dalla Spagna,
ben strutturata ed intensificata, avrà la forza per vincere la
resistenza dell’anticiclone e raggiungere quindi la nostra
penisola. Sull’Italia,
quindi, già da martedì 29 marzo, assisteremo ad aumento della
nuvolosità da occidente, le piogge arriveranno da mercoledì 30
marzo prima al nord e centro tirrenico, questo quando il centro della
bassa pressione raggiungerà Corsica, Sardegna per poi risalire un
po’ verso l’alto mar Tirreno. Entro giovedì 31 marzo le piogge
interesseranno tutta l’Italia con centro depressionario in transito
sopra le regioni centro settentrionali. Anche sull’Umbria le prime
piogge sono attese per mercoledì 30 marzo poi ancora precipitazioni
intermittenti per l’intera giornata di giovedì 31 marzo,
temperature ancora senza variazioni di rilievo.
Attualmente ci sono
ancora molte incertezze su quanto potrà accadere da venerdì 1°
aprile in poi e ciò incide notevolmente anche sulla stima delle
precipitazioni attese. Alcuni modelli infatti mostrano una nuova
accelerazione, seppur temporanea, della corrente a getto con
miglioramento atmosferico e contenuto calo termico, altri invece
ipotizzano la discesa sulla Francia e poi sull’Italia di un secondo
corposo impulso di aria fredda artica nord atlantica che
rinvigorirebbe e rallenterebbe temporaneamente il transito del minimo
depressionario sopra il centro nord Italia. In questo secondo
caso le precipitazioni sarebbero un po’ più abbondanti ma sarebbe
anche più
consistente
il calo termico con conseguente aumento del rischio gelate quando
ritorneranno
ampie
schiarite e rasserenamenti durante il primo fine
settimana di aprile. Su queste ipotesi torneremo nei prossimi
aggiornamenti, possiamo però aggiungere, per poi concludere, che ci
sono buone possibilità che possa transitare una seconda buona
perturbazione sull’Italia
negli ultimi giorni della prima decade di aprile.
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