Qualche giorno con circolazione anticiclonica poi ancora correnti fredde nord orientali

 Prima decade di dicembre 2021 caratterizzata da frequenti precipitazioni con temperature in linea od anche sotto le medie del periodo, neve abbondante in Appennino con qualche fiocco, tra la pioggia, fin sul fondovalle. Insomma, un inverno meteorologico iniziato con una normalità spesso dimenticata negli ultimi anni, tutto questo, come abbiamo sottolineato nei nostri precedenti articoli, grazie a tutta una serie di variabili climatiche che, quest’anno, limitano per ora la consueta accelerazione tardo autunnale del Vortice Polare che resta disturbato, ondulato, e quindi in grado di produrre consistenti discese di aria fredda verso le medie latitudini. Se poi aggiungiamo che la disposizione del Vortice Polare, sia come asse che come forma, è favorevole a discese di aria fredda sull’Europa, ciò spiega quanto accaduto finora, con impulsi di aria fredda artica nord atlantica in discesa franca fin sui settori euro mediterranei centro occidentali.

Ora avremo una pausa, tant’è che nei prossimi giorni sull’Italia la circolazione atmosferica sarà prevalentemente anticiclonica, un temporaneo riaccorpamento del Vortice Polare che, però, potrebbe essere propedeutico a nuove ondulazioni, con discese di aria fredda sui settori euro mediterranei, già dal prossimo fine settimana ed anche durante il periodo Natalizio.


 

Il sistema depressionario che ha attraversato l’Italia tra venerdì 10 e sabato 11 dicembre, sta definitivamente allontanandosi ad oriente, portandosi sopra i Balcani, mentre da ovest, avanza sull’Italia un promontorio anticiclonico afro mediterraneo. Tale anticiclone, inizialmente con asse lungo i meridiani, ruoterà su se stesso in senso orario, disporrà il proprio asse lungo i paralleli tra martedì 14 e mercoledì 15 dicembre, rafforzandosi, con massimi di pressione oltre 1030 mb tra Canale della Manica, regioni alpine ed Ucraina sud occidentale.

 


Sull’Italia quindi le correnti si orienteranno prima da nord poi da est/nord est, risultando più fresche al sud e regioni adriatiche, più miti sui settori tirrenici dove interverrà anche un riscaldamento di tipo orografico, con venti di caduta dagli Appennini che comprimeranno l’aria, ed ancor più al nord con una marcata inversione termica, sole e temperature miti in collina, freddo nei fondovalle, soprattutto padani. Probabilmente, quindi, di nebbie ne avremo soprattutto sulla pianura Padana e sul centro nord Adriatico, dove le correnti orientali saranno deboli ma comunque in grado di pescare umidità dal mare Adriatico settentrionale, mentre al sud la ventilazione più vivace non permetterà la formazione di nebbie. Sui settori tirrenici, da nord a sud, sole e temperature miti durante le ore centrali del giorno, più freddo con qualche gelata di notte. Sull’Umbria cielo sereno o poco nuvoloso fino almeno a venerdì 17 dicembre con gelate mattutine soprattutto nei fondovalle e temperature miti durante le ore centrali del giorno con massime tra gli 9°C ed i 15°C, venti deboli o localmente moderati orientali.

 

 

Tra giovedì 16 e venerdì 17 dicembre poi, l’anticiclone tornerà a ruotare il proprio asse disponendolo nuovamente lungo i meridiani e contemporaneamente si sposterà più ad ovest, portando i propri massimi, oltre i 1040 mb, fin sopra l’Inghilterra. L’Europa centro orientale quindi, resterà scoperta e sotto l’influenza di una vasta circolazione depressionaria a carattere freddo che piloterà aria artica dai settori compresi tra Finlandia e Russi a nord occidentale su Polonia, pianure carpatico danubiane fin sui Balcani. 

 


Quest’aria fredda poi, tra sabato 18 e domenica 19 dicembre, ancora grazie ad una rotazione dell’asse dell’anticiclone, valicherà l’Adriatico irrompendo sull’Italia. Gli effetti sembrano, ad oggi, non essere particolarmente significativi, comunque sia di certo assisteremo ad un generale, deciso calo delle temperature e probabilmente a qualche nevicata da effetto stau lungo le regioni adriatiche ed in Appennino. Sull’Umbria l’aria fredda inizierà affluire dal pomeriggio di venerdì 17 dicembre ma il calo termico sarà evidente soprattutto nel fine settimana come pure le locali nevicate in Appennino con qualche fiocco probabile anche nelle località che risentono più di questa tipologia di circolazione, in primis l’eugubino gualdese poi l’Altotevere e la Valnerina, non da escludere anche la Valle Umbra.

 

 

Quello che poi sarà da stabilire sono gli effetti di quest’aria fredda a contatto con la superficie del mari occidentali italiani da lunedì 20 dicembre in poi.

 

 

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