Correnti miti ed instabili sud occidentali fino a domenica 19 con qualche rovescio o temporale, poi evoluzione molto incerta

 L’estate sta pian piano cedendo il passo all’autunno, un lungo ed inesorabile movimento stagionale fatto di alti e bassi, di qualche giornata che ricorda l’estate ed altre che ci fanno pensare all’autunno, soprattutto termicamente, questo perché comunque le ore di sole stanno diminuendo e le nuvole aumentando. Manca ancora la pioggia, quella abbondante e su vasta scala, ma come abbiamo ripetuto più volte le condizioni non sono ancora del tutto favorevoli. In questi giorni, ad esempio, abbiamo correnti sud occidentali con pressione tendente al basso ma non molto, impulsi di aria fresca nord atlantica che però continuano a transitare tra Francia e regioni alpine senza affondare in maniera decisa sui mari occidentali italiani, Tirreno in primis. Più a sud invece alta pressione afro mediterranea che dall’entroterra libico si spinge fino alla Sicilia. Questo lascia il centro Italia in una sorta di limbo con instabilità atmosferica generalmente debole o localmente moderata, in primis lungo le coste ed immediato entroterra tirrenico dove l’energia sotto forma di calore ed umidità è molto disponibile, poi sui rilievi montuosi delle zone interne, specie lungo l’Appennino, dove le asperità favoriscono il sollevamento delle masse d’aria. Con queste correnti è quindi l’orografia a fare la differenza, a permettere l’innesco per la formazione di locali nubi cumuliformi in grado di scaricare rovesci anche temporaleschi, in qualche caso eccezionale anche fenomeni di forte intensità. Prevedere con largo anticipo dove e quando questi fenomeni localizzati colpiranno è molto difficile perché le correnti che incidono sull’orografia spesso non sono calcolate in maniera perfetta dai modelli che già di loro usano approssimazione nei calcoli dei dati orografici, quindi bastano pochi gradi se non un grado d’incidenza differente dal previsto per produrre un temporale in un’area od a 30-50 km di distanza od addirittura non produrlo affatto. Quindi chi si occupa di meteorologia è costretto ad usare termini come “possibili”, “locali”, “sparsi” od usare la scala del rischio senza aver la possibilità di restringere l’area dove sicuramente avverranno precipitazioni sotto un margine di 20-30 km.

Tornando ora all’evoluzione atmosferica attesa nei prossimi giorni possiamo dire che ancora fino a stasera od al massimo le prossime ore notturne avremo queste correnti instabili sud occidentali con qualche rovesci o locale temporale, sul centro nord Italia, Campania e Sardegna, un po’ più frequenti lungo le coste e poi lungo l’Appennino, temperature nella media con venti deboli o moderati prevalentemente sud occidentali. Sull’Umbria le aree più a rischio di vedere precipitazioni, locali rovesci o temporali, saranno quelle centro meridionali, anche se la differenza con nord della regione sarà minima. Uno o due temporali potranno risultare anche intensi, con pioggia a carattere di nubifragio, possibile grandine, raffiche di vento e numerosi fulmini, qui scendiamo ancora più sull’ipotetico, secondo gli attuali modelli pensiamo che gli inneschi possano essere più probabili nel sud est (Martani) e nord ovest  della regione (zona Trasimeno) ma senza esentare le altre zone.

 

 

Domani sabato 18 settembre instabilità atmosferica in calo, per un temporaneo aumento della pressione atmosferica in quota, quindi un po’ su tutto il centro nord Italia scarso rischio precipitazioni se non isolati, brevi rovesci a ridosso dei rilievi montuosi, meno nubi e maggior soleggiamento. In Umbria situazione abbastanza tranquilla, irregolarmente nuvoloso con alternanza di nubi e qualche raggio di sole, temperature in media, gradevoli, rischio precipitazioni basso, al massimo isolati rovesci al primo mattino o nel pomeriggio/sera, più probabili a ridosso dei rilievi montuosi. Domenica 19 settembre poi, è atteso l’arrivo di un impulso  di aria più fresca nord atlantica sulle regioni alpine ciò determinerà un calo della pressione a livello del mare un po’ su tutto il centro nord Italia con instabilità atmosferica in aumento deciso al nord, più lieve al centro dove potremo avere qualche locale rovescio, anche temporalesco. Sull’Umbria giornata inizialmente abbastanza soleggiata, tra tarda mattinata e pomeriggio nubi in aumento con locali rovesci, anche temporaleschi, migliora dalla tarda serata, temperature in lieve o localmente moderato calo, venti ancora deboli o moderati occidentali.

 


 

Da lunedì 20 luglio la circolazione sui settori euro mediterranei si modificherà ulteriormente anche se con scarsi effetti sull’Italia. Il nucleo di aria fredda nord atlantica giunto su Francia e regioni alpine infatti, tenderà a scivolare verso sud posizionandosi sopra il mar Mediterraneo occidentale, muovendosi poi molto lentamente verso occidente fino a martedì 21 settembre, ciò comporterà una rotazione delle correnti a livello del mare sull’Italia centro settentrionale, da ovest/sud ovest ad est/nord est. Nei primi due giorni della prossima settimana quindi, sull’Italia ancora debole instabilità atmosferica, nuvolosità a tratti anche estesa alternata a fasi soleggiate, piogge ancora col contagocce, al massimo qualche isolato rovescio o temporale lungo le coste, soprattutto del centro nord, temperature senza variazioni di rilievo. 

 

 

Da mercoledì 22 luglio poi, evoluzione atmosferica ancora più incerta. Il sistema depressionario tra penisola Iberica e Mediterraneo occidentale, potrebbe essere agganciato nuovamente da una vasta circolazione depressionaria nord atlantica, tornando a muoversi verso oriente e ad interessare l’Italia da vicino con qualche corposo ammasso di origine temporalesca in risalita dal basso mar Tirreno. C’è però anche la possibilità che si possa spostare ulteriormente verso occidente, a questo punto se non fosse già tutto molto complicato, si complicherebbe ancora di più. Ne riparleremo nei prossimi giorni.

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