Vortice Polare indebolito, le masse d’aria fredda scendono dalle aree a ridosso del Polo Nord fino alle medie latitudini
Stagione invernale 2023/24 che parte sotto tutt’altre prospettive rispetto agli ultimi anni in cui a dominare la scena è sempre stato un Vortice Polare piuttosto vigoroso e poco disturbato dagl’impulsi di aria più calda che potevano destabilizzarne la struttura dalla stratosfera alla troposfera. Un Vortice Polare Robusto, come più volte spiegato, “gira a mille” e come una trottola ha una struttura abbastanza raccolta limitando quindi le oscillazioni, nel nostro caso quindi le ondulazioni che permettono i corposi scambi di masse d’aria tra le latitudini settentrionali e meridionali, ed ancor più la discesa di aria fredda da latitudini polari verso le medie latitudini. Quest’anno il Vortice Polare già a novembre non dava l’impressione di essere pimpante come lo scorso anno, ma soprattutto faticava a mantenersi sopra il polo geografico sbilanciandosi verso i settori euro asiatici. Ciò ha prodotto le prime serie discese di aria fredda con nevicate e copertura nevosa sopra le medie sia sul